
Il termine Shinrin-Yoku è stato coniato in Giappone nel 1982 da M. Tomohide Akiyama, allora direttore dell’ente forestale giapponese, fa riferimento all’immergersi nella natura con i cinque sensi.
Lo Shinrin. Yoku oggi è, a ragione, annoverato tra le terapie preventive. Infatti l’immersione nella natura ha effetti terapeutici comprovati in modi empirici e scientifici.
La tecnologia ha contribuito ad allontanare l’uomo dalla natura. Oggi gli individui trascorrono gran parte del loro tempo davanti ad uno schermo accumulando “tecnostress” che è, a tutti gli effetti, una patologia.
Lo stress fornisce terreno al formarsi di malattie anche gravi, come i tumori, il diabete, le malattie cardiocircolatorie.
Un “bagno di foresta” (questa sarebbe l’espressione più vicina al termine Shinrin- Yoku) ci consente di lavar via lo stress accumulato.
È provato che l’immersione nei boschi e, più genericamente, il contatto con la natura, è in grado di abbassare le concentrazioni di ormone dello stress nel corpo, di rinforzare il sistema immunitario, di regolare la pressione arteriosa e il battito cardiaco, di abbassare il colesterolo.

L’estetica giapponese è un’esperienza di scioglimento degli attaccamenti e di superamento delle paure, essa nasce dall’osservazione della natura che di tale esperienza è maestra. Lo Shinrin-Yoku è connesso all’estetica giapponese, al Buddhismo e allo Zen. Esso è una via verso la felicità che prende la natura come maestra. L’uomo connesso alla natura non è solo più sano, ma è più spirituale, meno manipolabile e condizionabile.
