Sestri Levante – Liguria- Italia

Questo è quello che ha scritto mia figlia, specialista in massaggi e insegnante di yoga, quando ha pubblicizzato la sua idea di far scoprire il suo amato territorio dal lato anche salutare e non solo mondano a chi, come lei, ama prendersi cura del proprio corpo fisico e spirituale:

” Immagina di svegliarti in una bellissima villa all’italiana, situata in una  scogliera di fronte al mare. Mentre la luce del sole del mattino ti sveglia dolcemente, cammini a piedi nudi nell’erba fresca e verde del tuo giardino privato e ti godi la vista mozzafiato sul Mar Mediterraneo proprio di fronte. Prepari il tuo tappetino per iniziare lezione di yoga mattutina, circondato da persone felici di partecipare a questa esperienza, ti piace muovere il tuo corpo all’aria aperta nel giardino dove non si sente altro che il suono delle onde e degli uccelli del giardino. Dopo un brunch sano sarai guidato in splendidi sentieri escursionistici alla scoperta delle gemme nascoste del paesaggio ligure. Terminerai la giornata con una lezione di yoga lenta e ristoratrice al tramonto prima di un delizioso pasto tipico ligure. Unisciti a noi per vivere questo sogno e scoprire la gioia di essere!”

Elaborato il tutto ha poi chiesto la mia collaborazione, essendo io guida ambientale escursionistica ed anche conduttrice di immersioni in foresta , affinchè accompagnassi le persone lungo i sentieri che costeggiano il mare e sono stata ben felice di rendermi utile.

E’ stata una esperienza che ha portato gioia, serenità, sorrisi, colore dentro l’anima, silenzi anche alle persone che hanno collaborato anche regalando un’ora del loro tempo e che non erano avezze a certe attività. La passione di mia figlia e delle sue amiche hanno fatto sparire ogni traccia di sentimento di invidia, vendetta, ira, stress o malumore, che per mille motivi anche nelle persone più serene ogni tanto si accende.

Ma ora non aggiungo altro. Inserisco solo qualche foto che parla da sola . Grazie Laura.!

Ciao

Namastè

Privjet

Xin chào

Ni hao

Hallo

Salut

Hola

Olà

e alla prossima occasione.

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DOTTORESSA NATURA

La Natura offre un’esperienza multisensoriale: stimola il cervello, favorisce le emozioni positive, potenzia la memoria e promuove la creatività. Oltre a combattere lo stress e ad avere effetti benefici sulla salute mentale. E non solo. Tanto che oggi si parla sempre più spesso di Nature Based Therapy. Un esempio? I dati che emergono da una ricerca interdisciplinare, che coinvolge specialisti diversi, avviata dal laboratorio di Neuroscienze ambientali dell’Università di Chicago, rivelano che anche una breve interazione con un ambiente naturale può migliorare memoria e attenzione del 20%.

Anche in Italia i ricercatori stanno cominciando a interessarsi a questi temi, come spiega Valeria Vitale, ricercatrice presso il dipartimento di Psicologia sociale dell’Università di Roma la Sapienza: “Sappiamo che il processo di urbanizzazione comporta una serie di rischi per la salute psicologica e fisica – dice -. Pensiamo all’inquinamento, atmosferico e anche sonoro, all’irritabilità legata all’affollamento, all’urbanizzazione che limita gli spazi naturali e compromette la coerenza visiva dell’ambiente con edifici sempre più alti”.

Tanto che si sta affermando il cosiddetto Biophilic Design, con l’obiettivo di inserire elementi naturali negli edifici urbani e nei luoghi di cura. E nascono percorsi transdisciplinari come l’Ecopsicologia, dedicata alla connessione tra la salute degli individui e quella dell’ecosistema. In sostanza, i risultati confermano gli effetti benefici della Natura su bambini e ragazzi. Effetti a volte legati ad ambienti specifici, come i boschi, ma anche gli specchi d’acqua, importanti sul piano estetico, simbolico ma anche evolutivo.

(Dall’inserto “Salute” di Repubblica del 26 gennaio 2023. Testo di Paola Emilia Cicerone.

Due PASSI

Oggi i nostri passi erano fondati sull’incontro:

Il primo passo: incontrare il proprio spazio interiore:

Il paesaggio naturale, grazie al suo potenziale benefico a livello fisiologico e psicologico (azione antistress, azione rilassante e rigenerante, miglioramento dell’umore), è stato  lo spazio privilegiato in cui abbiamo potuto esplorare ed incontrare il nostro  “paesaggio interiore”, la nostra  “natura umana”. Abbiamo avuto  l’opportunità di riconnetterci con i diversi aspetti di noi, , degli altri e  della Natura stessa.

Il Respiro degli alberi interconnesso al nostro Respiro.

Cosa abbiamo visto in questo fungo?

Che sensazione hai provato nel vedere le foglie secche sugli alberi e quelle cadute a terra?

Il secondo passo: incontrare un pezzo di storia del nostro paese.

In un momento storico di grande cambiamento, come quello attuale, in cui tutto sembra andare nella direzione della globalizzazione e di conseguenza verso una  “disconnessione” da sé stessi e dalle nostre   tradizioni, credo sia importante entrare dentro un  nostro  laboratorio   artigiano come appunto quello del Damasco. Per provare emozioni e sensazioni che possano essere simili a quelle provate alle nostre origini o comunque nel passato. .

È grazie alla memoria che può quindi esistere la stessa tradizione e di conseguenza tanta varietà di cibi, costumi, danze e altri elementi che rendono il mondo interessante..

Nella tradizione c’è una memoria sedimentata che solo la tradizione stessa può tenere “viva”.

𝐃𝐚𝐦𝐚𝐬𝐜𝐨 in #seta, deriva il suo nome dall’omonima città della Siria ed è un tessuto con disegni floreali ad effetto di lucido-opaco, realizzato con filati del medesimo colore utilizzando telai Jacquard.

A Lorsica (Chiavari, GE) ancora oggi la tessitura De Martini, nel solco dell’antica tradizione dei velluti e tessuti serici genovesi, continua a realizzare damaschi come 500 anni fa e racconta la storia di questa antica attività nel museo

A presto.

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Forest Bathing inside foliage

Non vorrei usare l’inglese ma in questo caso leggere il titolo in inglese suona meglio all’udito e crea una emozione.

Ad ogni modo scrivo qui sotto la traduzione del significato che ho percepito io durante questa immersione nell’incontaminata foresta del Liciorno (ripeto la mia è solo la traduzione del mio sentire e non quella ufficiale della traduzione di Forest Bathing.

Eccola; Bagni forestali nella magia della caduta delle foglie in autunno.

Fatta questa premessa prima di postare alcune foto: scrivo il riassunto di quanto emerso da tutti noi :

💚Siamo tornati per qualche ora dentro la Natura, connettendoci profondamente con essa, Camminando lentamente nel suo tappeto di morbide foglie ci siamo sentiti sua parte integrante. Piano piano riscopriamo il nostro vero essere.

… la faggeta, vestita di colori vivaci, ha accolto i nostri respiri, alleggerito i nostri passi e i nostri cuori.

Fuori dai rumori e frastuoni che assorbiamo tutti i giorni ci è stato possibile ascoltare i suoi silenzi e in alcuni di noi si sono ridestati alcuni dei nostri sensi grazie ai suoi delicati profumi di muschio e di foglie, al calore della sua tenue luce, la melodia dell’acqua del suo ruscello

GRAZIE INFINITE DI CUORE a tutti voi 🙏

 

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Così ci siamo rigenerati:

Appena arrivati ai margini della foresta il gruppo ha iniziato a sentirsi più leggero.

E’ questo il primo avvertimento quando si entra in questa maestosa faggeta ai confini di ben tre province: quella di Parma, quella di Piacenza e quella di Genova.

La salita che vediamo davanti non ci spaventa, sembra creata appositamente per noi, non scoscesa e con maestosi alberi di faggio che circondano il comodo sentiero. Una salita che non rende il respiro affannoso, anzi ci permette di stare nel qui e ora concentrandoci sull’aria fresca e pura che entra dalle narici inspirando e sull’aria calda che esce da noi espirando.

Ad ogni curva del sentiero una sorpresa: prima i funghi, poi un capriolo, poi una roccia posizionata in modo da sembrare il viso di un piccolo orso. Camminare lentamente ha il vantaggio di osservare, per chi lo sa fare, ogni minima finezza che il bosco ci dona costantemente.

Arrivati alla vetta il panorama si apre, infatti i faggi lasciano il posto a una radura e proprio davanti a noi si erge maestoso il mitico Dio Pen, e dietro tutta la catena alpina.

Qui ci sediamo in cerchio e intoniamo una canzone.

Ritornati indietro in silenzio cerchiamo di restare presenti all’attimo presente, ma ogni tanto la mente ritorna a pensare a quanto visto durante la salita, al panorama della vetta, ma poichè siamo consapevoli che esiste solo il qui e ora, con gentilezza ma fermezza, riportiamo la mente al presente.

Prima di salutarci, ci aspetta la meditazione della montagna e la cerimonia del tè, momento importante di condivisione.

Inutile dire che i benefici di questa giornata si sono protatti per tutta la settimana successiva.

E’ dimostrato infatti che, anche solo qualche ora la settimana passata nella natura in modo consapevole, aiuta, ad abbassare i livelli di stress con tutte le conseguenze positive sulla salute che ne derivano

Non vediamo l’ora di ritornare. Arrivederci.

Equinozio di Primavera

20 marzo 2021 ora italiana 10,37: Equinozio di Primavera.

Vediamo insieme cosa significa e le usanze popolari di questa giornata cosi particolare e cosa possiamo fare noi per sentirci bene con la natura.

Significato:

Il termine equinozio deriva dal latino æquinoctium, che si traduce con “notte uguale”. A partire da esso, la parte della giornata in cui c’è luce continua ad allungarsi ogni giorno fino al solstizio d’estate. Sarà solo da quel momento che le ore di luce cominciano a diminuire. Con l’equinozio di autunno la suddivisione del giorno tra luce e buio tornerà in equilibrio. Estate e inverno iniziano invece nei giorni di solstizio. Le ore di luce saranno in quei giorni rispettivamente al loro massimo e al loro minimo. Tutto ciò nella nostra parte di Terra, ovvero l’emisfero boreale. In quello australe si verifica il contrario. In realtà il giorno è la notte non hanno la stessa identica durata. infatti Potrebbe essere così solo se il Sole sparisse dal cielo una volta calato dietro l’orizzonte. Siccome la Terra ha un’atmosfera, questa curva la luce del Sole per il fenomeno della rifrazione, rendendo più numerose le ore di luce. Quando, dicendo che non esistono più le stagioni, crediamo di sostenere una banalità! In effetti, è stato riscontrato che la primavera è sempre più breve, seppur di soli 30″ all’anno. Il meccanismo è un po’ complicato ed è dovuto all’orientamento dell’asse di rotazione della Terra. Per semplificare le cose, diciamo che il nostro pianeta non ruota in piano, ma leggermente inclinato e con l’andatura oscillante di una trottola. Questo fa variare continuamente la posizione che offre al Sole.

Tradizioni Popolari:

Durante la festa neopagana di Ostara, continui erano le creazione di progetti e molteplici i ringraziamenti per il compimento dei sogni e dei semi che erano stati seminati e coltivati durante l’autunno e l’inverno.

Il matrimonio metaforico, ovvero l’unione tra il dio Sole e la dea Terra; ed è da qui che, secondo le credenze, si festeggia l’accoppiamento, la terra fiorisce e insieme a lei anche l’amore.

I riti di purificazione agraria e i Baccanali, delle festività romane a scopo totalmente propiziatorio. Prima che San Giuseppe diventasse il simbolo della festa del papà, pare che contribuisse a promuovere queste antiche tradizioni. Ma perché è stato collegato alla festa del papà? Molto semplicemente perché il papà è colui che dona il seme della vita favorendo così la rinascita.

Colorare le uova con colori pastello, le uova sono formate da due elementi: l’albume e il tuorlo. Secondo le credenze, l’albume rappresenta la forza femminile, il tuorlo quella maschile. L’uovo in sé rappresenta l’origine di ogni cosa, anche noi proveniamo da un seme che ha la stessa forma.

E’ una festa della giovinezza, è come se l’essere umano in questa giornata avesse 14 anni , dopo la nascita, è nel pieno dell’adolescenza e della bellezza. c’è bisogno di espansione, è un periodo dove si gettano i semi per il futuro, è un periodo che ci viene chiesto dal nostro corpo di stare molto di più a contatto con la natura, con i fiori e con i semi.

NON SIAMO ABITUATI NEL MONDO MODERNO A TUTTE QUESTE VECCHIE USANZE E CREDENZE MA UN MODO SEMPLICE PER FESTEGGIARE LA PRIMAVERA E SOPRATTUTTO AIUTARLA E SENTIRCI UTILI NEI SUOI CONFORNTI E QUESTA:

POTETE CREARE DELLE BOMBETTE DI ARGILLA O CON I GUSCI DELLE UOVA O QUALSIASI COSA BIODEGRADABILEI E INSERIRCI DENTRO TANTI SEMI DI FIORI AUTOCTONI (ricordiamoci dell’importanza della biodiversità) E LANCIARLE COME RITUALE NEI PRATI E NEI CAMPI . IN QUESTO MODO AIUTERETE ANCHE LE API NEL LORO LAVORO.

I MANDALA

Il mandala è un simbolo spirituale e rituale che rappresenta l’universo. Non solo una forma d’arte, i mandala sono usati in numerose tradizioni spirituali, ma soprattutto nell’Induismo e nel Buddismo, per focalizzare l’attenzione, per definire uno spazio sacro e per aiutare la meditazione. Nella tradizione buddista i mandala vengono disegnati con sabbie colorate e poi distrutti, a simboleggiare l’impermanenza del mondo materiale. la parola si pronuncia con l’accento sulla prima “a” – sì, proprio come la seconda persona singolare del verbo mandare: “Màndala via, quella fastidiosa mosca!” Màndala può tradursi con “cerchio” o “centro” e, come cerchio, è una rappresentazione essenziale, geometrica del mondo e del cosmo: si può quindi dire che un mandala è un “cosmogramma”. Per capire davvero un mandala non si può prescindere dal vederlo formarsi sotto le abili mani dei monaci buddisti che lo creano con sabbie colorate: tramite cannucce dorate fanno cadere, negli appositi spazi precedentemente disegnati, i vari colori che comporranno l’immagine finale. La sabbia colorata scende grazie al perfetto, ripetitivo movimento della mano del monaco, che fa vibrare la cannuccia conica causando la fuoriuscita della sabbia. Le cannucce sono di diverse dimensioni, per fare segni più o meno sottili, proprio come i pennelli di un pittore o i pennini di un calligrafo. Per completare un mandala di sabbia possono volerci giorni interi, durante i quali l’ipnotico rumore dello sfregamento sulle cannucce accompagna una sorta di meditazione cui tutti possono assistere. Inevitabilmente, qualunque sia la preziosità e la grandezza del lavoro e il tempo che c’è voluto per realizzarlo, il màndala sarà distrutto con una cerimonia finale, le sabbie saranno tutte rimescolate e gettate in un corso d’acqua: una notevole lezione per tutti noi occidentali, così attaccati al “frutto dell’azione”.

Oggi il termine mandala è molto conosciuto anche in Occidente ed è entrato nell’uso comune per indicare motivi geometrici, diagrammi e disegni circolari che rappresentano simbolicamente un microcosmo dell’universo.Colorare i mandala è un’attività che aiuta la meditazione, combatte lo stress e sviluppa l’intuizione.

“Un mandala ritrae te stesso e colorarlo rappresenta uno strumento creativo e rilassante di autoconoscenza e di interiorizzazione.”

Si possono creare mandala anche con perline, petali di fiori, sassolini e persino con la neve.

Colorarli è un’attività adatta anche ai bambini (come le immagini qui sotto), inoltre chi lo crea non deve preoccuparsi dei risultati che difficilmente saranno perfetti come quelli tibetani perché la cosa fondamentale è il risultato che si ottiene che è quello che in quel momento facilmente si entra nella dimensione del qui e ora e quindi ci si sente pervasi da un senso immenso di benessere.