Regolamento escursioni

9: Regolamento dell’escursione

9.1

Iscrivendosi all’escursione i partecipanti dichiarano di aver letto e accettato il regolamento raduno avente i sotto citati obblighi e i sotto citati consigli.

  1. Rispettare le richieste scritte in locandina come l’orario e il luogo  di ritrovo nonché le attrezzature obbligatorie. I partecipanti non adeguatamente equipaggiati, a giudizio insindacabile della guida, potrebbero essere esclusi dall’escursione anche se già sul luogo di incontro, senza che questo comporti alcun tipo di rimborso. Non passare mai davanti alla guida e nel caso ci fosse un chiudifile mai restare dietro di esso. In caso sia necessario fermarsi per qualsiasi motivo avvisare sempre la guida.
  2. E’ necessario arrivare all’escursione in condizioni psicofisiche e di salute adeguate. Qualsiasi tipo di problema sia fisico  che psichico che possa influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione va comunicata preventivamente alla guida possibilmente in fase di iscrizione alla gita e comunque prima dell’inizio dell’escursione.
  3. Rispettare le decisioni prese dalla guida in merito a cambiamenti di programma e/o di percorso.
  4. Non abbandonare e non allontanarsi mai dal gruppo. Chi dovesse abbandonare il gruppo lo fa sotto la sua propria ed esclusiva responsabilità-
  5. Informare la guida al primo manifestarsi di eventuale malessere o cambiamento dell’attrezzatura e per la buona riuscita dell’iniziativa comunicare eventuali difficoltà a rapportarsi con gli altri componenti dell’escursione.
  6. Collaborare con la guida e mantenere un comportamento disciplinato.
  7. Rispettare tutte le persone con cui capita di interagire, le proprietà private e attenersi alle disposizioni impartite dalla guida
  8. in caso di cambiamenti ambientali attenersi alle disposizioni della guida
  9. Non raccogliere fiori, erbe, piante protette. Non disturbare gli animali con rumori, grida e movimenti molesti. Non raccogliere frutti di bosco,  funghi in zone dove esiste  un regolamento sulla raccolta se non già autorizzati.
  10. La guida sconsiglia di mangiare frutti, bacche o altri prodotti del bosco e del sottobosco. Chi lo fa lo fa sotto la sola e propria responsabilità.
  11.  Conservare i propri rifiuti fino agli appositi cassonetti.

Si precisa che ogni partecipante è personalmente responsabile di eventuali comportamenti rischiosi per se e per gli altri, in particolare nel caso in cui dovesse prendere iniziative personali nonostante il parere contrario della guida.

  • Equipaggiamento obbligatorio personale

Abbigliamento “a strati”, pantaloni sempre lunghi da escursione possibilmente di colore chiaro, scarponi da trekking in buone condizioni con protezione della caviglia  e suola scolpita, giacca impermeabile e/o mantellina antipioggia, copricapo, occhiali da sole, crema solare, zaino comodo, pranzo al sacco e scorta di almeno 1,5 litri di acqua.

E’ altamente sconsigliato l’uso di indumenti di cotone a contatto con il corpo. Se possibile indossare capi traspiranti da escursionismo o capi di lana.  E’ consigliabile che  gli scarponi siano anche  in goretex  (materiale resistente alla pioggia). Consigliato oltre il copricapo per il sole anche uno invernale o un foulard di grandi dimensioni, un paio di guanti e i bastoncini da trekking.

In auto e consigliato tenere sempre un ricambio completo.

  • Telefoni cellulari e videogiochi

E’ opportuno evitare di guardare,  e messaggiare  o parlare al telefonino  sia per evitare distrazioni che possono portare a infortuni sia per non disturbare gli altri partecipanti.

Sarebbe opportuno tenere  i telefonini spenti, se è  proprio necessario essere  rintracciabili per motivi personali  è opportuno  tenere  il telefonini in modalità silenzioso o con suoneria a bassissimo volume. In caso sia necessario telefonare l’interessato è pregato di allontanarsi dal gruppo previa comunicazione e autorizzazione della guida rimanendo comunque sempre in vista della stessa.

E’ opportuno evitare di giocare con i videogiochi.

  • Fotografie e riprese video

Durante l’escursione verranno effettuati scatti fotografici e/o riprese video sia dalla guida che da alcuni partecipanti   che potranno comparire su siti di pubblico dominio o su siti promozionali delle attività escursionistiche-ambientali. La partecipazione all’escursione sotto intende il nullaosta alla pubblicazione del suddetto materiale.  Eventuali foto scattate dai partecipanti non vanno fatte in movimento. Il partecipante potrà scattare foto solo se fermo in posizione stabile e sicura da non arrecare danno a se stesso ne agli altri componenti del gruppo.

9.4 Cani

Il Partecipante che voglia partecipare accompagnato dal proprio cane ha l’OBBLIGO, in fase di prenotazione, di comunicare alla guida la presenza dell’animale al seguito, per valutare l’idoneità e le modalità di partecipazione. Sarà a discrezione della guida confermare o meno l’idoneità alla partecipazione del singolo cane o di più cani contemporaneamente, anche in base a taglia, sesso, carattere, e tipologia dell’escursione. NON saranno ammessi animali in calore o che abbiano terminato tale periodo nelle due settimane precedenti all’escursione. Il cane al seguito deve essere docile e facilmente controllabile; il Partecipante dovrà disporre dei mezzi di conduzione e controllo dell’animale necessari a garantirne la corretta partecipazione (guinzaglio e/o museruola o affini). Sarà compito del Partecipante assicurarsi che il proprio cane non arrechi danno o disturbo a cose, persone o animali, che non danneggi la flora, le proprietà private, né gli altri escursionisti. La responsabilità relativa alla conduzione del cane ed eventuali problematiche ad essa connesse, è esclusiva del Partecipante. La mancata comunicazione della partecipazione del cane o la mancata ottemperanza alle disposizioni atte a controllarlo, possono prevedere l’esclusione del Partecipante dall’escursione, anche al momento della partenza.

9.5                Registrazione tracce Gps
Durante le escursioni è consentito l’utilizzo di strumentazione GPS a scopo di orientamento ma partecipando l’accompagnato si impegna a non divulgare le eventuali tracce registrate.

9.6              Classificazione  delle tipologie delle  escursioni proposte: (nella descrizione delle varie escursioni troverete sempre una sigla  che indica il tipo di escursione proposta)

Sigla  T sta per turistica ovvero  facile, poco impegnativa, alla portata di tutti e comunque in buono stato di salute. E’ un itinerario non lungo,  su stradine o larghi sentieri sempre evidenti  e segnalati che non necessita di capacità di orientamento. Non tocca mai quote elevate e i dislivelli sono di solito inferiori ai 500 metri. Richiede una normale preparazione fisica alla camminata e comunque  sempre una buona scorta di acqua e cibo e idoneo equipaggiamento

In queste escursioni  i minori di anni 18 devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Sigla  E sta per escursionistica  ovvero una escursione di media difficoltà che andremo a svolgere  su terreni  non sempre segnalati al piano di calpestio ma ben identificabili in cartografia. In alcuni tratti il sentiero presenterà  una pendenza abbastanza accentuata nella quale sarà necessario prestare attenzione a non scivolare  sopra foglie (soprattutto se il sentiero fosse  bagnato dalla pioggia) e radici di alberi.  Potrebbe esserci la possibilità di attraversare un piccolo guado  senza però alcun pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta. Non sarà necessario l’utilizzo di alcun tipo di corda. Durante questo itinerario  non sarà possibile  approvvigionarsi di acqua ne tantomeno di cibo.

E’ una escursione idonea sia alle famiglie con bambini o anziani.  I partecipanti  devono essere  sufficientemente allenati  alle camminate anche su sentieri leggermente accidentati e scivolosi, non devono soffrire di vertigini e devono essere in ottime condizioni di salute. 

In queste escursioni  i minori di anni 18 devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Sigla EE sta per escursione per escursionisti esperti   Si tratta di itinerari, anche non riportati al suolo o in cartografia, che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su sentiero impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia o detriti). Terreno vario, a quote anche relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento ecc…). Possono presentare terreni aperti, senza continuità del piano di calpestio, con segnalazioni intermittenti o assenti. Sviluppano in zone poco o nulla antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire con guadi che possono presentarsi tecnicamente impegnativi specie dopo piogge abbondanti o in periodo di disgelo, dove è in genere difficoltoso trovare riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo e dove la percorrenza dei tratti boscati può implicare il ricorso anche non occasionale a strumenti di taglio a causa dell’intrico del sottobosco e dello stato di abbandono dei sentieri; possono occasionalmente presentare brevi concatenazioni di passaggi, anche esposti, in cui l’escursionista può essere costretto a far ricorso all’uso delle mani per mantenere l’equilibrio durante la progressione, come pure brevi concatenazioni di passaggi attrezzati con scalette e similari. Sono itinerari percorribili solo da escursionisti con buona esperienza, in ottime condizioni fisiche e ben allenati, che non soffrano di vertigini, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento ed abbiano un’ottima padronanza delle tecniche di orientamento strumentale (bussola e/o Gps).Rimangono esclusi i percorsi su ghiacchiai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci, come pure le vie ferrate, perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso di attrezzature e tecniche alpinistiche per la progressione o per proteggere la stessa.

A queste escursioni sono accettati solo maggiorenni con capacità di intendere e di volere.

La quota di partecipazione comprende esclusivamente il servizio di accompagnamento. LA POLIZZA INFORTUNI PERSONALE E’ SEMPRE ESCLUSA DALLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE. EVENTUALE POLIZZA INFORTUNI PERSONALE VA RICHIESTA PREVENTIVAMENTE ALL’ISCRIZIONE ALLA ESCURSIONE

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SINERGIA FRA EROI.

Praticamente tutti gli abitanti delle colline che sovrastano il tratto di mare tra La spezia e Levanto avevano un pezzo di vigna,  anche se poi non erano viticoltori a tempo pieno. In casa comunque si parlava sempre di vino e fino a una cinquantina di anni fa i nonni o i genitori si portavano nei vigneti anche i bambini  e poi questi ultimi diventati, un pochino più grandi , solo di osservare il lavoro e il territorio circostante imparavano come amarli e curarli .  Oggi alcuni viticoltori, soprattutto i più giovani,  sono ben felici di produrre il vino Doc delle Cinque Terre o il famoso Sciacchetrà  per far conoscere a più persone possibili questa squisita  bevanda color oro.  Alcuni hanno osato di più, e, cercando di essere eroici come gli stessi vitigni  esposti al sole cocente  dei terrazzamenti,  si sono discostati del tutto o in parte  dal produrre solo quelli a marchio unico.  Essi, infatti, a seguito di letture approfondite, tramite un loro senso innato o da segreti  tramandati di generazione in generazione,  hanno deciso di dedicare una parte del loro terrazzamento per produrre (a volte riescono a imbottigliare  veramente pochi litri  ma di alto valore ) qualche bottiglia fuori dagli schemi disposti dal disciplinare e soprattutto fuori dalla tecnologia (anche se in effetti si può parlare solo di piccola tecnologia visto le cantine presenti in quelle strette strisce di terreno adibite a villaggi).  Questa pregiata e rara produzione  la  definirei  CREAZIONE completamente libera ma assai completa. . Trattasi di un vino che ogni volta diverrà diverso  pur nascendo dallo stesso vitigno. Trattasi di un vino il cui risultato di volta in volta dipenderà tutto da come sarà stato bravo il cavallerizzo che si è messo alla prova cavalcando l’onda del suo intuito e osservando meticolosamente ogni minimo cambiamento nel vitigno e nell’ambiente circostante. Nasce infatti tra questo vignaiolo  una sinergia profonda con il  suo vitigno, con i fiori o piante che tengono compagnia ad esso in quel determinato momento,  con il sole, con  il mare , con il vento e  con qualsiasi altro elemento naturale che ogni anno si presenta sempre diverso .  Una bottiglia che dentro  contiene  l’infinito amore che solo l’unione tra  l’uomo e la natura possono offrire.  Una bottiglia che viene difficile stappare. 

26 marzo 2017 giornata del Fai

IMPERDIBILE GEMELLAGGIO BICI – ESCURSIONE A PIEDI

nella giornata del Fai abbiamo l’occasione di visitare il complesso del Varignano.

insieme all’associazione Vivinbici effettueremo un gemellaggio per una escursione a piedi o in bici per visitare le Grazie, il Complesso del Varignano e Portovenere, trascorrendo ore in compagnia, relax e serenità.

Le  iscrizioni sono accettate,  previa lettura e accettazione del regolamento visibile su questo sito nella pagina regolamenti,    via telefono 3483840769 o via e mail a escursionilevanteligure@gmail.com

13 agosto: L’oasi faunistica e la rievocazione storica dell’Addiu du Fantin

Ecco cosa dice di questa manifestazione il sito turismo in liguria:
Il borgo medievale di S. Salvatore con la sua straordinaria e “silenziosa” bellezza, il suo sagrato che si apre a “piccolo anfiteatro” e l’ottima acustica che contraddistingue anche la Basilica, fa da cornice ideale a pregevoli ed importanti manifestazioni culturali fra cui spiccano magnifici concerti e spettacoli teatrali. il 13 agosto il borgo viene animato da “l’Addiu du fantin”, la rievocazione storica in costume medievale, in cui si celebra, sul sagrato della Basilica dei Fieschi, l’addio al celibato di Opizzo, il Conte che la sera del 14 agosto a Lavagna celebrerà le sue nozze con la Contessa Bianca de Bianchi.

Il cerimoniale prevede costumi, balli e musiche dell’epoca, giochi di bandiere, figure d’armi, con i sestieri di Lavagna, le Gratie d’Amore ed i Flos Duellatorum.

Di anno in anno le scenografie si sono arricchite, fino a proporre nell’anno 2002 un banchetto sontuoso, con trionfi di fiori, e portate ispirate ad un autentico menù medioevale.

Arricchisco ulteriormente quindi questa manifestazione portando chi vorrà a fare una piacevole camminata nell’oasi faunistica lungo il fiume che divide Lavagna da Chiavari per infine partecipare alla manifestazione. Anch altri artigiani e commercianti hanno arricchito la festa esponendo le loro opere artigianali . 
l’escurisone è di tipo T (turistica addatta a tutti quelli che hanno anche un minimo di allenamento) è necessario solo avere i pantaloni lunghi e una buona scorta d’acqua, ed entrando nell’oasi di sera per chi è soggetto a rischio repellente antizanzare. Cena pic-nic o con i prodotti venduti ai marcatino. La durata della sola camminata è di circa 2,30 tra andata e ritorno
Quota di partecipazione: Euro 10,00 e comprende il solo servizio di accompagnamento da parte di guida ambientale escursionistica abilitata e l’assicurazione RC.
prenotazione obbligatoria chiamando il 3483840769

Tradizioni

Gli abitanti delle colline ligure sono stati, e molti ancora seguono le orme dei nonni o dei genitori, contadini abituati ad un duro lavoro nelle strette fasce ricavate costruendo muretti su muretti. La domenica era giorno di riposo e ogni occasione era buona per fare allegria insieme. Moltissime quindi sono anche le tradizioni popolari, non solo religiose, come questa appena trascorsa della festa della mimosa che si tramanda di anno in anno da ben 63 anni. E noi di escursioni levante ligure ne abbiamo approfittato per fare una camminata sulle alture di Genova e goderci la festa

Ieri sulle Alture di Lavagna

Arrivati davanti al sagrato della storica chiesa di Santa Giulia di Centaura troviamo il secolare leccio e ora te lo presento:

Il bestione: il suo nome dialettale (nessuno qui lo conosce diversamente) e’ Eisgiu (mi raccomando la g e’ molto dolce…). Si tratta di un Leccio e il suo nome scientifico e’ Quercus Ilex. Si tratta di un esemplare isolato radicato nel piazzale della Chiesa parrocchiale di S.Giulia.
Le coordinate U.T.M. sono rintracciabili nel Foglio 94 I.N.E. 32TNQ Lat.49.05.75.0 Long. 5.30.20.0.
La circonferenza e’ di Mt 4,50, il portamento espanso e l’eta’ e’ stimata intorno ai 360 anni circa.
Alto 11 metri rientra nell’elenco degli alberi monumentali della Regione Liguria.

Proseguiamo poi verso la vetta del Capenardo e la creuxa diventa sentiero nel bosco di castagno.. un ringraziamento particolare all’associazione pietre parlanti che mantiene i sentieri puliti, anche un antico secchereccio è ora in bella mostra. Arrivati sul crinale mangiamo e poi rientriamo a Lavagna non prima però di leggere una bella poesia di Maria Grazia Levaggi.

Santa Giulia, 
In cimma a collinn-a, 
che t’ammi o ma, 
quanta gente te vegne a trova’!

In ta gexetta antiga, 
pe di n’orazion, 
accende ‘na candela, 
pe vegni ciu’ boin.

Oasi de paxe e de tranquillitae, 
L’aia da stae a l’e’ fresca e netta, 
canta a cigaa, sona a campanetta.

Lazzu’ Sestri Levante, Lavagna, Ciavai, 
Portofin s’intravvede in pittin, 
che silenzio.che bellessa. 
no se stanca mai d’ammia.

In ta ciassetta, vixin a gexa, 
un vegio erbo o fa da cornice a questo paisaggio, 
pa che o dixe ao mondo intero: 
Santa Giulia o l’e’ un paise genuino e vero!

Anche me a penso cosci’, 
se voei a sereniate e sei stanchi da citae, 
vegni’ a Santa Giulia, vediei regna’ a felicitae.

Maria Grazia Levaggi

E ora qualche foto rappresentativa come ad esempio un angolo di muretto a secco che dimostra che dietro al muro ci sono altre, anzi direi innumerevoli pietre disposte ad opera d’arte, oppure i narcisi fioriti già a gennaio segno indistinguibile del bellissimo clima che vi regna.

ANNO 2020

Con queste foto scattate dal gruppo di escursionisti il primo gennaio sui sentieri delle #cinqueterre, auguro a tutti gli amanti delle escursioni in natura un anno ricco di sereno e appagante cammino nei sentieri in natura e nei sentieri che tutti i giorni facciamo per realizzare la nostra vita.

Foliage nella foresta del Ramaceto

domenica 20 ottobre 2019

Una escursione a che ci permetterà di rilassarci fermando i pensieri che velocemente si susseguono nella nostra mente quando siamo indaffarati. La foresta di faggi, tra l’altro una delle più belle della Val D’Aveto , ci donerà infatti un gran senso di leggerezza e di sottile felicità. E’ risaputo che con alcune parti di alberi si preparano medicine, e moltissime persone credono che si possa entrare in comunicazione con essi.. Volete provare?? In mezzo al bosco avremo l’occasione di abbracciare ognuno di noi un proprio albero..!! Avremo anche l’occasione di scaldarci vicino al fuoco, anch’esso ricco di sfumature di rosso, che servirà anche per fare le caldarroste.
Dettagli tecnici:
#Escursione di tipo E: dislivello in salita di circa200 metri tempo di solo cammino circa 3 ore.
Equipaggiamento obbligatorio: scarponcini da trekking con suola scolpita e in buono stato, pantaloni lunghi, un litro e mezzo di acqua, pile, e antivento berretto e occhiali da sole. Consigliati : Bastoncini da trekking asciugamano, Pranzo Pic nic
I lpunto di ritrovo è il Passo della Forcella raggiungibile sia con la propria automobile (chi vorrà potrà mettere a disposizione l’auto per il bla bla car) ma anche con il bus di linea.
Il ritrovo è previsto alle ore 12.15 (autobus che parte davanti alla stazione di Chiavari alle ore 11) Finiremo l’escursione in tempo per prendere l’autobus che parte alle 17 e arriva Chiavari alle ore 18.10 . Per raggiungere Chiavari treno in partenza da Genova Brignole alle ore 9.35 e da Sestri Levante alle ore 10.26 (in entrambi i casi resta il tempo a Chiavari per prendersi un caffe o eventualmente comperarsi qualcosa per il pic-nic)

Parco Portofino

famosa in tutto il mondo la sua Piazzetta davanti al porticciolo naturale, con i tavoli dei ristoranti e bar che invitano a uno splendido relax al sole. Qui spesso si incontrano personaggi del jet-set internazionale, A me piace però solo attraversarla per arrivare a camminare sui sentieri che si diramano a ovest verso Camogli, a est verso a Santa Margherita o in salita verso la sua vetta, attraversando per arrivarci una miriade di ambienti naturali diversi, dalla classica vegetazione mediterranea si passa infatti ai boschi di castagni, dall’ampelodesmos mauritanicus alla sassifraga spatolata.