
La Natura offre un’esperienza multisensoriale: stimola il cervello, favorisce le emozioni positive, potenzia la memoria e promuove la creatività. Oltre a combattere lo stress e ad avere effetti benefici sulla salute mentale. E non solo. Tanto che oggi si parla sempre più spesso di Nature Based Therapy. Un esempio? I dati che emergono da una ricerca interdisciplinare, che coinvolge specialisti diversi, avviata dal laboratorio di Neuroscienze ambientali dell’Università di Chicago, rivelano che anche una breve interazione con un ambiente naturale può migliorare memoria e attenzione del 20%.
Anche in Italia i ricercatori stanno cominciando a interessarsi a questi temi, come spiega Valeria Vitale, ricercatrice presso il dipartimento di Psicologia sociale dell’Università di Roma la Sapienza: “Sappiamo che il processo di urbanizzazione comporta una serie di rischi per la salute psicologica e fisica – dice -. Pensiamo all’inquinamento, atmosferico e anche sonoro, all’irritabilità legata all’affollamento, all’urbanizzazione che limita gli spazi naturali e compromette la coerenza visiva dell’ambiente con edifici sempre più alti”.
Tanto che si sta affermando il cosiddetto Biophilic Design, con l’obiettivo di inserire elementi naturali negli edifici urbani e nei luoghi di cura. E nascono percorsi transdisciplinari come l’Ecopsicologia, dedicata alla connessione tra la salute degli individui e quella dell’ecosistema. In sostanza, i risultati confermano gli effetti benefici della Natura su bambini e ragazzi. Effetti a volte legati ad ambienti specifici, come i boschi, ma anche gli specchi d’acqua, importanti sul piano estetico, simbolico ma anche evolutivo.
(Dall’inserto “Salute” di Repubblica del 26 gennaio 2023. Testo di Paola Emilia Cicerone.