
In Liguria, l’antesi (ovvero lo stato della pianta con i fiori completamente aperti) della EUPHORBIA DENDROIDES è in febbraio /marzo.
Come per le mimose che ravvivano in questo periodo i terrazzamenti liguri grazie suoi fiorellini perfettamente sferici e gialli , anche i fiori dell’Euphorbia ravvivano le scogliere e i dirupi presso il mare in quanto in questo periodo è l’unica pianta della gariga in fiore. La pianta adulta forma dei veri e propri cuscini sferici di colore verde da cui si dipartono bellissimi fiori gialli.
. L’Euphorbia è una specie caratteristica della macchia e della gariga mediterranea costiera, che in tali condizioni vitali subisce il fenomeno della estivazione, cioè ha la fase vitale (produzione di foglie fiori e frutti) in inverno fino alla primavera. Quando le condizioni vitali divengono critiche per il caldo e l’arido in estate, si ha una fase di completa stasi della vegetazione, inclusa la caduta delle foglie. E’ necessario fare molta attenzione a non toccarsi pelle e occhi dopo averla toccata infatti i rami, se strappati, secernono un lattice bianco irritante. Sulle mucose, soprattutto quelle degli occhi, minuscole gocce possono infatti provocare irritazioni dolorose e persistenti. Non si conoscono usi cosmetici per questa specie e nella medicina popolare di un lontano passato pare che il latice, molto diluito, venisse usato, per via interna, come energico purgante.

Per quanto riguarda la sua salvaguardia non esistono note di protezione, anzi a volte è considerata infestante, ma è comunque inserita in parecchi siti di salvaguardia della biodiversità.
L’Euphorbia dendroides è un “relitto terziario” che probabilmente, in un clima di tipo tropicale, era diffuso in un’area ben più vasta di quella che occupa oggi, ( bacino del Mediterraneo ad occidente fino alle coste della Spagna mediterranea e ad oriente fino all’Egeo; Nord Africa in Algeria ed in Libia, in Palestina, Isole Canarie e sud California) e che sparì da molte zone con le glaciazioni dell’Era Quaternaria o Neozoica. e che sparì da molte zone con le glaciazioni dell’Era Quaternaria o Neozoica.