
Le catene montuose più alte del mondo si formano quando pezzi della crosta terrestre, chiamati placche, si scontrano l'uno contro l'altro in un processo chiamato tettonica a placche e si allacciano, fondono, e amalgamano insieme in periodi di tempo lunghissimi. L'Himalaya in Asia si è formato da uno di questi enormi relitti che ha avuto inizio circa 55 milioni di anni fa. Trenta delle montagne più alte del mondo si trovano sull'Himalaya. La vetta del Monte Everest, a 29.035 piedi (8.850 metri), è il punto più alto della Terra. In Italia la catena montuosa che definisce alcuni confini con altri stati sono le Alpi. La sua vetta più alta è il Monte Bianco (mt 4810 slm) mentre la vetta più alta della mia adorata Liguria è il Monte Saccarello (mt. 2200 slm) A scuola ci è stato insegnato che le montagne sono state spesso utili per definire i confini naturali dei paesi. La loro altezza può influenzare i modelli meteorologici, arrestare le tempeste che rotolano dagli oceani e spremere l'acqua dalle nuvole. Ci è stato insegnato che sulla sua sommità si trovano anche ghiacciai perenni, mentre la neve all'arrivo della primavera si scioglie e si trasforma in acqua creando talune volte cascate spettacolari prima di arrivare a valle diventare fiume e poi sfociare nel mare. Io mi ritengo una persona fortunata per aver posato i miei piedi su alcuni ghiacciai italiani (nella foto mi dirigevo a Punta Gnifetti) ma sarei immensamente felice di sapere che i miei prossimi nipoti, pronipoti ecc potranno in qualche maniera goderne in futuro. Negli ultimi anni si sta infatti assistendo a un ritiro sempre più veloce dei ghiacciai e anche a una diminuzione del manto nevoso. Eppure, forse presi anche da mille impegni sembra proprio che diamo troppa poco importanza a tutto ciò. Ecco un video della campagna NATURE IS SPEAKING (la natura sta parlando) voluta dall’associazione Conservation Iternational che mira a rendere consapevoli le persone sull’importanza della natura nell’attuale periodo storico. L’attore Lee Pace si cala nelle vesti della componente ambientale MONTAGNA per veicolare un messaggio semplice, ma allo stesso tempo provocatorio: La natura non ha bisogno delle persone. Le persone hanno bisogno della natura” Dal mio punto di vista è necessario capire che natura e uomo sono imprescindibilmente legati, anche se quest’ultimo rappresenta l’anello debole delle parti perché per sopravvivere ha bisogno della natura. ( da Wikipedia: L’Unione internazionale per la conservazione della natura, , è una organizzazione non governativa (ONG) internazionale con sede a Gland in Svizzera. Il 17 dicembre 1999 le è stato riconosciuto lo status di osservatore dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.Considerata come «la più autorevole istituzione scientifica internazionale che si occupa di conservazione della natura» è stata fondata nel 1948 nella cittadina francese di Fontainebleau , con la finalità di supportare la comunità internazionale in materia ambientale svolgendo un ruolo di coordinamento e di scambio di informazioni fra le organizzazioni membri in un’epoca in cui tale settore era ancora in fase di sviluppo e la maggior parte dei paesi del mondo non possedeva ancora dei processi di confronto istituzionale per la tutela ambientale.L’unico italiano che ha partecipato alla sua costituzione, in qualità di presidente del Movimento Italiano per la Protezione della Natura (Mipn, dal 1959 Pro Natura), è stato Renzo Videsott, al tempo direttore del Parco nazionale del Gran Paradiso.) Buona visione.! Caterina
https://www.conservation.org/nature-is-speaking/lee-pace-is-mountain?ytVideoId=NJHcdKf5iHs
“Io sono la Montagna Sono il tempio più antico della natura I miei ghiacciai e ruscelli forniscono l’acqua che bevi Le mie foreste, il tuo legno, la tua aria pulita Da quassù, vedo come sei arrivato a trattare questo mondo Ricaricavi il tuo corpo e la tua anima nella calma delle mie foreste Una volta hai scalato le mie vette, cercando l’illuminazione Ora prendi quello che vuoi e contempla solo il tuo guadagno Apri gli occhi finché sei ancora in tempo Perché c’è un’altra cosa che vedo chiaramente: la scogliera su cui ti trovi e le rocce sottostanti “