
Fino a poco tempo fa lo conoscevano solo gli abitanti della zona, le guide e gli escursionisti appassionati della Liguria e pochi altri. I social se da una parte aiutano a mantenere rapporti con parenti e amici che per vari motivi abitano lontani da noi sono anche fonte dove attingere velocemente informazioni, magari semplicemente guardando una foto o le coordinate e che fanno nascere il desiderio di raggiungere questi posti da persone che, molte delle quali partono senza informarsi a dovere sugli eventuali danni che possono procurare al delicato ecosistema di certe zone. Una fra queste è appunto il Laghetto del Penna. Esso si trova ai piedi della parete nord del Monte Penna in piena foresta demaniale a circa 1450 mt di quota s.l.m. ed è un gioiello per il grande valore naturalistico. Infatti ospita flora acquatica tipica e soprattutto popolazioni assai ricche di anfibi come rane e tritoni e dove qui trovano il luogo ideale per riprodursi. Volano anche, sfiorando l’acqua, numerosissime specie di libellule Il laghetto è sorto in una piccola conca modellata sul pendio che scende dal Penna da una minuscola lingua di ghiacciaio che si trovava qui tra 20.000 e 10.000 anni fa (c.d. ultimo periodo glaciale).Le sue acque rispecchiano la foresta di faggi circostante e in maniera molto suggestiva la vetta del Penna (1735 mt) e del Pennino (1680). Il laghetto è lieto di avervi come compagnia, ma non ama le grida e gli schiamazzi ma piuttosto il vostro silenzio, una facile melodia o una poesia. Domanda semplicemente, con l’espressione più pura e vera che la natura ha dentro di se, a tutti noi di dedicargli la stessa cura e attenzione che dedichiamo a noi stessi. Anche io semplicemente come lui vi propongo di essere consapevoli su ogni gesto che fate quando siete in natura, in quanto noi siamo natura e tutto ciò che facciamo a lei ha riflesso su di noi.

L’immagine che vedo rimanda la mia immaginazione a un luogo magico, dove possa essere possibile ascoltare il silenzio, la sua voce e la voce interiore di sé. Solo in un luogo così può essere possibile ri-trovare se stessi, la propria essenza. Proprio partendo da un ascolto vero.
Ecco perché proteggere i nostri luoghi del cuore, come lo è questo, significa proteggere se stessi.
Un encomio a qualsiasi attività e iniziative che abbiano questo scopo.
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Proprio così: proteggere la natura è proteggere anche se stessi. Grazie Angela della sua testimonianza
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